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Calcolatore dimensioni di stampa dai pixel (PPI)

Con il seguente modulo potrai calcolare la dimensione ottimale di stampa conoscendo i pixel della tua immagine. Inserisci i pixel di altezza e larghezza e visualizza le dimensioni in cm più in basso basate sulla risoluzione in PPI scelta.

"*" indica i campi obbligatori

inserisci il numero di pixel dell’altezza della tua immagine
inserisci il numero di pixel della larghezza della tua immagine
La risoluzione consigliata per una stampa è 300 ppi nelle dimensioni scelte. Per esempio 300 ppi 30×40 cm. Aumentando le dimensioni (senza ricampionare) i ppi scenderanno. Al di sotto dei 200 ppi è sconsigliabile stampare e solo in alcuni casi un ricampionamento può generare buoni risultati. Lasciando selezionato 300 ppi sarà visualizzata la dimensione ottimale di stampa. Selezionando 400 ppi sarà visualizzata la dimensione di stampa migliore in assoluto. Selezionando 200 ppi le dimensioni saranno maggiori ma la qualità minore.

File pronto? Vai alla pagina ordini per caricarlo e stampare.

Dubbi sulla qualità? Offriamo controllo file gratuito prima della stampa.

Che qualità di stampa avrò a 300 PPI?

300 PPI è lo standard per stampe fotografiche e fine art viste da vicino: massimizza nitidezza e micro-dettaglio con un compromesso ottimale tra qualità e peso del file. Se il tuo file ha pixel sufficienti per il formato scelto, otterrai risultati professionali.

Posso stampare bene a 240 PPI?

Sì, 240 PPI è spesso indistinguibile da 300 PPI su formati medi o soggetti non estremamente dettagliati. È una scelta valida quando i pixel non bastano per 300 PPI o se desideri un formato leggermente più grande senza upscalare.

E a 200 PPI o 180 PPI la stampa è “buona”?

Sono valori adatti ai grandi formati visti da lontano (mostre, vetrine, arredo). Da distanza ravvicinata noterai meno micro-dettaglio. Se desideri un formato grande e osservazione non ravvicinata, 180–200 PPI vanno bene.

Il PPI del file da solo migliora la qualità?

No. Cambiare il PPI senza aumentare i pixel non aggiunge dettaglio. La qualità dipende dal numero di pixel reali e dal formato di stampa. Il nostro calcolatore usa i pixel effettivi per dirti la dimensione massima a un PPI scelto.

Qual è la differenza tra PPI e DPI?

PPI riguarda il file (pixel per pollice in stampa). DPI riguarda la stampante (gocce d’inchiostro per pollice). Per preparare correttamente un’immagine, considera i PPI del file in rapporto al formato desiderato; i DPI li gestisce l’hardware di stampa.

Cos’è il ricampionamento (upscale) e quando usarlo?

È la creazione di pixel aggiuntivi per ottenere un formato più grande. È utile quando i pixel non bastano per il PPI/format desiderato. Va usato con criterio (algoritmi moderni, nitidezza di output) per evitare artefatti. Leggi la guida completa.

Meglio ridurre il formato o upscalare il file?

Se cerchi massima qualità ravvicinata, meglio ridurre il formato per mantenere 300 PPI nativi. Se il formato grande è prioritario (poster, display), puoi upscalare con un buon algoritmo e rifinire giocando con la nitidezza.

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